Il mio nome è Paolo Roat. Sono uno Scientologist. Penso sia importante far conoscere alle persone i loro diritti come esseri umani. A ogni persona spettano determinati diritti, semplicemente perché è un essere umano. Eleanor Roosevelt, uno dei principali architetti della Dichiarazione, si è chiesta: dove iniziano i diritti umani? La sua risposta: “… iniziano nei piccoli posti. In luoghi così piccoli che non appaiono in nessuna cartina, nei negozi, nelle fabbriche, sul tavolo della cucina”.

lunedì 19 marzo 2007

Cos’è l’ADHD

Cos’è l’ADHD
Nel 1987, per alzata di mano veniva votato ed approvato dai membri dell’APA (Associazione Psichiatrica Americana) il “Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività” (ADHD) e quindi incluso nell'edizione del DSM III-R., manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, pubblicato per la prima volta nel 1952, nel quale vengono elencati tutti i disturbi mentali (allora erano 112) ad oggi alla sua IV edizione (ora i disturbi sono diventati 374).
L’ ADHD viene diagnosticata in base ai sintomi. Essendo codesti sintomi molto comuni, si può concludere che questa diagnosi calza a pennello per tutti i bambini, specialmente maschi.

Sintomi
I sintomi dell’ADHD includono: non riuscire a prestare attenzione ai dettagli o fare errori di disattenzione nei compiti, nelle attività quotidiane o in altri lavori, i compiti sono disordinati o fatti in modo disattento; ha difficoltà a mantenere l’attenzione quando lavora o gioca; non riesce a completare i compiti o altri doveri; spesso muove le mani o i piedi o si agita sulla sedia; spesso corre in giro o salta in modo eccessivo in situazioni inadeguate; è spesso in movimento; spesso parla in modo eccessivo; interrompe o s’intromette nelle conversazioni altrui.

Diagnosi
Mediante un test che verifichi tali comportamenti, ai bambini viene diagnosticato uno “squilibrio biochimico”, nonostante non esistano prove a sostegno di tale affermazione e che nessuno sappia veramente come dovrebbe manifestarsi un corretto equilibrio biochimico.
Questa procedura non scientifica consente di etichettare il soggetto con il disturbo dell’ADHD.
Nel 2002 il Professore Assistente Eva Karfve, sociologa e autrice svedese, confutò totalmente la validità di questo disturbo:“La pretesa che l’ADHD abbia origine biologica o derivi da un disturbo del metabolismo del cervello non ha NESSUN FONDAMENTO SCIENTIFICO” .
Il dott. Louria Shulamit, medico di famiglia israeliano, afferma che “L’ADHD NON E’ UNA MALATTIA (per definizione) MA UNA SINDROME.

Cura
E’ anche ovvio che, quando un bambino è stato etichettato come malato di ADHD, ci si aspetta che venga curato; e con cosa, se non con un farmaco? Il Ritalin, oltre ai psicofarmaci quali il Concerta, l’Adderall XR, il Dexadrine, e l’Attenade.
Il Ritalin è un psicofarmaco a base di metilfenidato, anfetamina, che in Italia fino al marzo 2003, compariva nella sottotabella I della Tabella n. 7 della Farmacopea, insieme alla cocaina, agli oppiacei, all’eroina e all’Lsd. e dopo tale data, è passato, per decreto ministeriale, nella sottotabella IV, dove sono presenti gli psicofarmaci, questo perché nella tabella 1 non poteva essere prescritta (droga) ma nella tabella 4 si (psicofarmaco).

Controindicazioni
Il metilfenidato presenta i seguenti “effetti indesiderati” (www.aerrepici.org/metilfenidato.htm): ritardo di crescita, ipertensione, allucinazioni, psicosi a contenuto persecutorio e iperattività di rimbalzo possono manifestarsi dopo ogni somministrazione. Nelle “avvertenze” è indicato che crea tossicodipendenza.
Una recentissima ricerca del Dipartimento di Medicina dell’ Università del Texas conferma un triplicamento delle anomalie nei cromosomi dopo soli 3 mesi di terapia, associata ad un aumento del rischio tumore oltre la norma. “ E stato abbastanza sorprendente che tutti i bambini che assumevano metilfenidato manifestassero un aumento di anormalità genetiche in un così breve periodo di tempo”, afferma il dott. Randa A. El-Zein, professore di Epidemiologia al M.D. Anderson).
Negli Stati Uniti infatti, una commissione consultiva federale americana ha votato una risoluzione nella quale si afferma che gli stimolanti come il Ritalin, possono avere effetti pericolosi sul cuore, e che i legislatori federali dovrebbero richiedere ai produttori di fornire indicazioni scritte ai pazienti e porre avvertimenti ben visibili sulle etichette dei farmaci che descrivano questi rischi.

Causa reale e cosa fare
Una domanda, a questo punto, può sorgere spontanea: ma allora, da che cosa possono essere causati i problemi di attenzione e comportamento e come affrontarli?
Approfonditi esami medici condotti da un medico competente, potrebbero trovare la condizione fisica che causa comportamenti non desiderati.
Nel libro The Hyperactivity Hoax, dello psichiatra Sydney Walker si descrivono una serie di motivi che causano il comportamento iperattivo:”I bambini con tumori allo stadio iniziale possono manifestare sintomi d’iperattività o difficoltà d’attenzione. Lo stesso vale per i bambini con intossicazione da piombo o da pesticidi e per quelli con diabete allo stadio iniziale, disturbi cardiaci, parassitosi, infezioni virali o batteriche, esposizione al mercurio o al manganese, spasmi del piccolo male e centinaia (sì, centinaia) di altri problemi fisici piccoli o grandi, lievi o gravi”.
E secondo lo studio inglese, Mental Illness Not All in the Mind, la combinazione di uno qualsiasi dei seguenti fattori: nutrizione non ottimale, esposizione ad agenti antinutrienti, uso eccessivo di zucchero, stimolanti e sedativi, allergie o intolleranze alimentari, è un sufficiente contributo all’insorgere di problemi di salute mentale ed emotiva. Ovviando a tali fattori spesso si ottengono notevoli miglioramenti.
Se un bambino ha difficoltà a scuola, è indietro con gli studi, non ama andare a scuola o sembra non riuscire a concentrarsi, trovate un insegnante di supporto che lo può aiutare ad ottenere dei risultati.
Un bambino potrebbe essere agitato perché è molto creativo o altamente intelligente ed avere bisogno di stimoli maggiori.
Come affermava il Dott. Sydney WalKer “Migliaia di bambini trattati con psicofarmaci sono semplicemente intelligenti. Sono iperattivi non perché il loro cervello non funziona bene, ma perché passano gran parte della giornata ad aspettare che gli studenti più lenti li raggiungano. Questi studenti si annoiano da morire, e le persone che si annoiano si muovono, si agitano, si grattano, si stiracchiano e (specialmente) cominciano a cercare il modo di mettersi nei guai”.

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